martedì 26 febbraio 2008

Galline e quark

Per iniziare prendo spunto dal post del mio amico Fabrizio (http://labarrique.blogspot.com/) su un'ennesima questione tra fisica e politica, mortificante per la scienza italiana. Pare infatti che Gabriella Carlucci (stellina della tv italiana, portata alla camera dei deputati da Forza Italia) si sia messa a contestare Luciano Maiani in seguito alla bagarre del Papa alla Sapienza.
Per chi non lo conoscesse (e sono sicura che sono in molti), Luciano Maiani è una delle figure di maggior rilievo della fisica mondiale. Gabriella Carlucci invece la conosciamo tutti, anche se sul Wikipedia inglese a Maiani è dedicata un'intera pagina e la Carlucci compare principalmente in qualità di presentatrice di Sanremo.

Ora la Carlucci si è messa in testa di demolire la figura di Maiani (per ulteriori informazioni rimando al blog di Fabri), tacciandolo di incompetenza per bocca di un premio Nobel che ha collaborato con lui nelle sue più importanti ricerche, ma è stata fermata proprio da questo premio Nobel che la ha sbugiardata, incredulo di tanta incompetenza. Lei purtroppo non ha preso al volo la buona occasione per tacere e ha ribattuto, chiedendosi come mai se Maiani è un "luminare stellare stimatissimo in tutto il mondo" (testuali parole ... giuro ... luminare STELLARE!!!!!) non avesse vinto ancora nessun premio Nobel. E certo! E' così che funziona. Se io faccio un buon film vinco a Venezia, se poi sono americano magari vinco anche un Oscar. Tutti mi guardano e sono sulle copertine di tutto il mondo. E quindi se io sono un fisico fico vinco l'equivalente ... cioé il Nobel, che non è altro che l'Oscar della scienza, no??? Ma si sa. In questo Paese ha ragione chi si presenta meglio e quindi chi riesce a fare più buon figura col pubblico mediatico. E se ha tutti i media dalla sua parte (magari perché appartengono a qualcuno che ha a che fare qualcosa col partito in cui si è candidati oppure perché si è stati personaggi pubblici per anni) vuol dire che è stato furbo. E se è stato furbo allora merita di avere ragione. Perché questo è lo stato dei furbetti del quartierino, ammirati ed osannati e sempre sulle prime pagine dei giornali (che poi è la cosa che conta di più no?).
Il signor Sheldon Lee Glashow comunque è stato così cortese da rispondere, dandole solamente della calunniatrice e dell'invidiosa.
I giornali non ne hanno fatto parola.
Mah ... vi immaginate se i giornali avessero riportato la notizia???

Scienziati stranieri offendono gravemente l'On Carlucci.

L'intolleranza degli scienziati, forse preoccupati che qualcuno metta in discussione ciò che gli consente di guadagnare il loro costosissimo pane quotidiano, dilaga a macchia d'olio. Alla triste e ben nota questione che ha visto negare al Papa la possibilità di inaugurare l'anno accademico dell'Università romana La Sapienza, si aggiunge ora un battibecco tra l'Onorevole Gabriella Carlucci e Luciano Maiani, fisico e presidente del CNR (Centro Nazionale di Ricerca). Maiani era tra i firmatari della lettera che ha scatenato una vera e propria crociata contro il Papa e l'On. Carlucci, votata dal 45% degli italiani, si è sentita di mettere in discussione la sua candidatura per la direzione di un ente che tanto costa alle tasche dei cittadini. Alcuni articoli della stampa internazionale gettano infatti una luce cupa sulla figura del professore, che però sembra appartenere alla dinastia dei baroni che la sinistra ha piazzato ai vertici delle nostre università nella prima repubblica. Proprio in quegli anni Maiani, insieme a Cabibbo, Parisi e Petronzio, avrebbe pubblicato delle teorie interessanti sul lavoro di altri fisici delle particelle (quelli che studiano le parti più piccole di cui sarebbe composto il nostro universo). Tra questi spicca Sheldon Lee Glasgow, professore statunitense insignito del permio Nobel nel 1979. Proprio Glasgow, ora ultraottantenne, ha risposto con toni sprezzanti all'On Carlucci, definendola una "gallina invidiosa e ignorante". Alla replica signorile della nostra Deputata, la quale si chiedeva perché, visti i soldi che l'Italia destina a Maiani per le sue ricerche, egli non avesse ancora vinto un premio Nobel, lo scienziato non ha potuto far altro che farfugliare qualcosa sul fatto che molti meriterebbero dei premi Nobel, ma non li vincono e non si è più inoltrato nella vicenda. Ma quello che preoccupa seriamente è che la tracotanza e l'intolleranza dei cosidetti intellettuali italiani si stia espandendo anche all'estero, probabilmente spinta da una frequentazioni di anni in cui chi non era di sinistra era troppo impegnato a ricostruire il Paese per potersi occupare di chiacchiere e formulette ...


Mi dispiace, ma non riesco ad andare avanti. Rileggendolo mi sembra talmente verosimile che qualcuno avrebbe potuto scrivere qualcosa del genere che mi sono detta: "E' meglio che vai a cercare le valigie". Altro che fuga di cervelli. Qua bisogna mettere in salvo ben altro ...