martedì 16 settembre 2008

Vortici stellari



Alla fine ce so cascata anch'io. E con tutte le scarpe. Non sto più parlando di buchi neri. O forse sì, ma figurati. Il vortice che mi ha inghiottita questi giorni è proprio quello del matrimonio. Io che ero così easy, così informale, così ... ma che ne so. Invece sto passando giornate a prenotare parrucchieri, comprare vestiti, parlare di fiori, cercare scarpe e angosciarmi oltremisura. Perché quando si finisce nel vortice ci si angoscia, eccome. Mi ritrovo la sera a letto che stento a prendere sonno, quando di solito non arrivo alla seconda riga del libro. Sto li che rimurgino: qualcuno avrà pensato alla musica? Come facciamo a servire la lasagna senza la paletta? Avrò bisogno di una borsa?
Insomma una marea di stronzate popola il mondo dei miei pensieri. Intendiamoci, non è che per addormentarmi di solito penso ai massimi sistemi, però nemmeno alle palette per lasagne.
Il vortice ormai mi ha acchiappata tutta. Non ne posso uscire se non con un anello al dito. Perché se prima l'ansia era concentrata sulla festa ora l'ho spostata sul matrimonio vero e proprio. Stasera avevo un groppo allo stomaco e mi sentivo come prima di un esame, quindi mi sono chiesta perché. Perché sto così male? Perché mi sono fatta venire orzaiolo, brufoli, sciatica e gastrite?
La risposta stava lì ad aspettarmi. Giovedì (ormai tra meno di 48 ore) io entrerò la dentro e sarò sotto lo sguardo attento di un bel po' di persone. Tutti a guardare me. Con lo sguardo attento sul mio vestito,le mie scarpe, i miei capelli, la mia collana ... brrrrr!
Io non sono timida, anzi. Però nemmeno una bestia da palcoscenico. Ci saranno tutti questi amici e parenti che mi guarderanno e ... a me non piacerebbe essere uno spauracchio brufoloso e orrendo. Mi sentirò giudicata, osservata e fotografata. Magari è tutta gente che mi vuole bene, ma ... io non mi sento per niente una sposa.
Così dalla prima cosa che capita sono passata a un vestito che mi piaceva 8da riutilizzare in mille occasioni), a delle scarpe che ci stessero particolarmente bene, al parrucchiere e all'ansia dei dettagli.
Sono sempre stata una patita dei dettagli, molto più che dell'insieme. Capita così che mi distraggo facilmente dalle cose importanti e mi perdo in bicchieri d'acqua, divisione dei capelli e varie tassonomicità.
Facile capire quanto ci si possa perdere in questo tiro al massacro infinito dell'estetica sotto ai "riflettori", che non è nemmeno il mio campo di battaglia.
Ma bisogna razionalizzare: fra 48 ore sarà tutto passato, riuscirò di nuovo a bere e mi ritroverò con un paio di Repetto che altrimenti non mi sarei mai comprata.
A patto che riesca a sopravvivere all'ansia :-)

4 commenti:

Roberto Ladisa ha detto...

Ciao Valentina
Eh si! Hai fatto un bel salto, dal “Big Bang” ai “vortici terreni” …
Tuttavia credo che sia normale, dal momento che si presenta un “evento”, ( al di là di come la si pensi), rimane il fatto che ne siamo influenzati.
Ora che ho finito quest’inutile introduzione, posso andare oltre.

Il fatto che tu abbia fatto una scelta radicale, oppure che tu non creda ( per fortuna), a rituali atavici che “puzzano di contratto”, non ti esime da ansie ed altro. Perché?! Semplicemente perché ci siamo nati dentro! Quindi volenti o nolenti ne siamo influenzati, poi il fatto che l’educazione e lo studio ecc, ci portino a superare concettualmente queste tradizioni-contratto, ( che una volta potevano essere utili, come dare un cognome), non ci salva completamente dall’influenza subita, la quale molto spesso prende la forma di ansia accompagnata da “simpatici” onanismi mentali.
Però, come sempre, ti poni delle domande alle quali dai già una risposta, e non è poco.

La festa: potrà sembrarti strano, ma se pensi che anche una cena con molti ospiti può mettere ansia, figuriamoci una festa di matrimonio. I perché sono tanti, come ad esempio il voler fare una “bella figura”, nel senso di ospitalità. Questo è un banale esempio di ansia, cioè fare accomodare bene gli ospiti, farli stare a proprio agio, felici, contenti e soddisfatti. Anche questo mette ansia, di conseguenza si formano simpatici onanismi mentali: la musica?! Le palette per le lasagne?! La borsetta?! Cioè un grande coacervo di pensieri, apparentemente irrazionali ma molto umani.

Il matrimonio, citazione tua:
“La risposta stava lì ad aspettarmi. Giovedì (ormai tra meno di 48 ore) io entrerò la dentro e sarò sotto lo sguardo attento di un bel po' di persone. Tutti a guardare me. Con lo sguardo attento sul mio vestito,le mie scarpe, i miei capelli, la mia collana ... brrrrr!
Io non sono timida, anzi. Però nemmeno una bestia da palcoscenico. Ci saranno tutti questi amici e parenti che mi guarderanno e ... a me non piacerebbe essere uno spauracchio brufoloso e orrendo. Mi sentirò giudicata, osservata e fotografata. Magari è tutta gente che mi vuole bene, ma ... io non mi sento per niente una sposa”.

C’è poco da aggiungere, hai già fatto un’ottima analisi. Tutti guarderanno te, la sposa, e diamine il bello è proprio questo! Emozionarsi, godersi quel giorno lasciandosi andare, perché emozionarsi è una delle cose più belle dell’essere umano.
Il sentirsi giudicati ha milioni di sfaccettature, impossibile descriverle tutte, tuttavia possiamo soffermarci su quello che hai scritto, e ciò che personalmente ho recepito.
Esempio: “Ci saranno tutti questi amici e parenti che mi guarderanno e ...
Esempio: “Magari è tutta gente che mi vuole bene, ma ...( forse non mi vuole bene?, mi giudica), io non mi sento per niente una sposa”.
Io non mi sento per niente sposa, è la scelta, il “ma…” è l’ansia di essere giudicati.

Quei puntini per me significano che tu non hai una buona opinione di tutti i tuoi parenti ed amici, un po’ è l’ansia, ma può anche essere che tu, che conosci bene i parenti hai qualche dubbio, forse perché gli hai già sentiti criticare altre persone, oppure li hai sentiti criticare le tue scelte, o entrambe le cose. Capisci cosa voglio dire?! Quindi, e se lo fanno anche con me?! Alle mie spalle?! Classica e giustificata equazione di onanismo mentale.
Sicuramente qualcuno lo farà! Il problema non è tuo, semmai è suo, poiché ti sta puntando il dito alle spalle.
Quindi ci spostiamo su un altro livello: scelte e giudizi. Le persone normalmente non si fanno mai i cazzi loro, questo lo sappiamo e l’abbiamo imparato sulla nostra pelle. La gente è sempre pronta a puntare il dito, non sopporta le cose che non appartengono alla propria esperienza e ( per loro), tutto ciò che non appartiene alla loro esperienza è falso e merita di essere giudicato, dicesi egotismo.
Al momento che tu fai una scelta, ci sarà sempre qualcuno che non la condivide, quindi mettiamoci l’anima in pace e difendiamo le nostre scelte. L’ostracismo della massa-peeecora è terribile, la chiacchiera, il “SI impersonale” la gelosia, ecc, sono passioni umane che ci sono in tutti gli esseri, gli idioti ne sono sopraffatti, non riescono a controllare le loro passioni e se provi a spiegarglielo…...

V. ha detto...

Ciao Roberto, che bel post lungo lungo. Ti ringrazio molto. Anche delle analisi lucide e non facili.
Comunque ormai il salto nel buio l'ho fatto. Se si può chiamare salto nel buio sposare una persona con cui dividi tutto da 10 anni ^__^
Volevo arrivare all'ultimo momento così da non pensare e non agitarmi a intrattenere le persone. Invece sono arrivata prima e mi sono comletamente tranquillizzata. Quando ho visto i famosi amici e parenti l'ansia è completamente scomparsa, non ho più pensato a nulla e mi sono anche divertita (ho fatto un po' di show in fin dei conti). E' strano, sono perfettamente consapevole di avere tanti amici e tante persone che mi vogliono bene, ma quando lo dimostrano diventa una strana scoperta. Piacevole.
La festa mi agita molto di meno, un po' perché ormai è tutto pronto, un po' perché sono riuscita a delegare (anzi a smollare) la maggior parte del lavoro, ma ho fatto proprio bene, perché l'ansia era proprio l'ansia organizzativa, e quando l'ansia prende il sopravvento io non ho più priorità e non ho una grande capacità di discernimento.
Riguardo all'ansia di essere giudicati e alla sfiducia verso gli altri ... ho capito quest'estate che la mia più grande paura (con cui dovrò prima o poi fare i conti) è quella di essere delusa. Penserai che non c'entri niente, invece è tutto collegato. Comunque era una paura irrazionale ed è sparita come neve al sole!!!
Oggi non riesco a scrivere più di tanto (alla fine mi sono presa una bella sbronza), grazie ancora per il commentone. Un abbraccio

Roberto Ladisa ha detto...

Sono contento per te :-)

Lo sai che in realtà avevo scritto un post assai più lungo e preciso.
Esempio quando affermi: "Sono sempre stata una patita dei dettagli, molto più che dell'insieme". ;-) una perla che non poteva sfuggirmi!
Successivamente mi è salito alla mente un simpatico onanismo mentale: e se il mio post la influenzasse? tu pensa cosa sono andato a pensare...
Questo mi ha portato a risponderti 3 giorni dopo, sicuro che l'evento fosse accaduto.

Si può parlare di "onanismi ricorsivi"?! :-D

V. ha detto...

Puoi parlare di tutti gli onanismi che ti pare. Comunque ero in uno strano stato ininfluenzabile. Mi piacciono i tuoi cmmenti lunghi, devo tornare a scrivere così avrai di più da commentare :-) Come procede Goedel, Escher, Bach (qualcuno lo avrò sritto male per forza, spero non tutti e tre ... su Bach ci metterei la firma che si scrive così)?