lunedì 1 settembre 2008

Delirius tremens ... ovvero delirio tremendo



Sinceramente non pensavo che fosse così delirante organizzare un matrimonio. Non il mio almeno, che non richiede quasi alcuna formalità se non quelle strettamente burocratiche. Per semplificare il tutto ho sfrondato l'inessenziale: niente partecipazioni, niente bomboniere, niente lista di nozze, niente vestiti bianchi, niente fiori, niente cuscinetti, niente album di matrimonio, niente di niente. D'altronde il significato stesso del mio matrimonio era stato sfrondato dall'inessenziale. Ci sposiamo solo per burocrazia, per legittimare Alice (che altrimenti passerebbe la vita nel ruolo di figlia naturale, come se ci fossero figli innaturali ....), per chiarire meglio le cose sulla carta, per non fare file astruse in tre ogni volta che c'è da fare un documento. Festeggiamo perché si festeggia tutto il festeggiabile e un matrimonio è sicuramente qualcosa di festeggiabile, al pari di un capodanno.
Non voglio essere bellissima, dubito che sarà il giorno più bello della mia vita, non ho altre aspettative che quelle di mettere a posto le cose e divertirmi.
Ma non credevo proprio che anche così sarebbe stato complicato.
Invece lo è. Organizzare il tutto richiede comunque massicce dosi d'ansia, telefonate, mediazioni e contrattazioni (parenti, amici, porchetta, vino). Inoltre, non so come e non so perché, ho anche cominciato a fare gli incubi e a sentirmi oltremodo sotto pressione.
Oggi un titolo su Repubblica.it mi ha mandata letteralmente nel pallone. L'articolo parlava del nuovo acceleratore di particelle che verrà acceso al CERN il 10 settembre e che tenterà di ricostruire i secondi dopo il big bang. A quanto pare alcuni scienziati affermano che c'è il rischio che tale acceleratore inneschi un piccolo buco nero che inghiottirebbe la terra.
Mi è preso il panico, sudori freddi, tachicardia, senso di pericolo imminente e di sottofondo il pensiero: "ma che sto a fa tutta sta fatica inutilmente, se il mondo finisce prima? Passo i miei ultimi giorni a scegliere vestiti, salumi e a stampare piantine di un posto inarrivabile?". Chiaramente era solo uno dei pensieri, quello più becero. Gli altri erano molto più radicali e sensati, tipo la tristezza di non vedere mia figlia crescere o cose simili.
Alla fine, dopo una decina di minuti, ho dominato il panico e ho letto tutto l'articolo, dal quale si capisce chiaramente che l'ipotesi è remotissima, se non inconsistente, che era fondamentalmente una bella trovata dei giornalisti che di scienza non sanno scrivere nulla, e che comunque il mondo ci avrebbe messo circa 4 anni a scomparire nel buco nero (quindi l'ansia è rimandabile e, in quanto tale, rimovibile).
Quello che mi è rimasto è lo sconforto del panico che ti può prendere in due minuti senza che tu lo voglia. E dire che faccio di tutto per evitarlo quel panico.
Invece niente. A un certo punto ti attanaglia e non c'è verso di farselo passare subito. Peggio del raffreddore. Magari dopo 10 minuti sei li che già ridi di quanto sei scemo, ma quei 5 minuti iniziali sono sempre bruttissimi e io vorrei non passarli più. Mi fanno sentire come se tutto ciò che ho costruito fosse un castello di carte che vola giù al primo soffio. Come se tutto fosse una recita che viene svelata in un istante. Mi sento proiettata nel giorno del giudizio, senza sapere bene se fin'ora ho agito bene o male. Che stress.
Oggi tutto questo è nato da uno stupido titolo, ma di fondo dallo stress che mi porto addosso in questi giorni. E chi si sposa per davvero? Intendo quelli che preparano tutto prima, che fanno i ricevimenti con 200 persone, pranzo, open bar, vestiti, fotografi, parenti che vengono da lontano, inviti, bomboniere, veli e soprattutto che nel matrimonio ci vedono ben più che uno stratagemma per avere dei diritti di fronte alla legge? Quelli che credono all'istituzione, al vivere per sempre insieme, al mito d'Amore, al giorno più bello della loro vita? Quelli che si comprano vestiti che non si possono permettere, che si fanno pettinare e truccare come attori di Hollywood, che si arrabbiano col fotografo perché non può immortalare il sogno con i loro stessi occhi. Come fanno a vivere la pesantezza prima dell'evento, riponendoci tutta questa aspettativa? E sapendo che in quel delirio tremendo ci si sono ficcati con le loro stesse mani?
Forse riescono a sopportare la sensazione di sentirsi bestie da soma. Io no. Lo stress lo concepisco solo nella necessità. Io vorrei vivere senza ansia, divertendomi, ballando, studiando, facendo l'amore sotto le stelle, leggendo, giocando con i bambini, ubriacandomi, ciarlando con le amiche, risolvendo quiz di logica, scrivendo blog, rompendo gli schemi che posso rompere, cantando a squarciagola, cogliendo i pomodori nell'orto, abbracciando tutte le persone a cui voglio bene, cucinando zucchine e patate, galleggiando in mari cristallini, dormendo con 8 cuscini.
Forse sono io che ho troppe aspettative nella vita!

Ringrazio Mjrka per la foto, che ancora una volta ho preso dal suo sito. D'altronde i tuoi scatti sono sempre bellissimi, si vede che hai delle ottime priorità ;-)

4 commenti:

Roberto Ladisa ha detto...

Ciao Valentina :-) che bello rileggerti

Per quanto riguarda la prima parte del Post, posso dirti che tuo marito è un uomo fortunato… non ho altro da aggiungere.
Citazione tua: “Festeggiamo perché si festeggia tutto il festeggiabile e un matrimonio è sicuramente qualcosa di festeggiabile, al pari di un capodanno.
Non voglio essere bellissima, dubito che sarà il giorno più bello della mia vita, non ho altre aspettative che quelle di mettere a posto le cose e divertirmi”.
Parole sagge che vorrei sentire più spesso!

Per quanto riguarda l’ansia, eh! Si sa che nelle donne è più vivace, però mi sembra che la gestisci bene: razionalizzi e metabolizzi il tutto.

Citazione tua: “E chi si sposa per davvero? Intendo quelli che preparano tutto prima, che fanno i ricevimenti con 200 persone, pranzo, open bar, vestiti, fotografi, parenti che vengono da lontano, inviti, bomboniere…
Come fanno a vivere la pesantezza prima dell'evento, riponendoci tutta questa aspettativa? E sapendo che in quel delirio tremendo ci si sono ficcati con le loro stesse mani?”

Questa è la vera domanda diamine, è quello che mi chiedo anch’io da 30 anni!!! Per ora credo che sia omologazione con tutte le sfumature annesse.

Per quanto riguarda il resto: “ Forse sono io che ho troppe aspettative nella vita”!
No! Non hai troppe aspettative è solo che sei normale, evoluta, sono gli altri che sono peeeecore nel gregge, felici di essere degli eterni minorenni, per non dire minorati tenaci.

Complimenti e AUGURI ;-)
Se conosci un'amica che la pensa come te... fammi sapere :-))

V. ha detto...

Grazie. Non sapevo di meritare tanti complimenti per dei deliri prematrimoniali. Riguardo all'ansia ... beh ... gestirla è l'unica strada. Non si può pretendere che passi li per li sennò si parte sconfitti.
Appena trovo un'amica sotto ai quaranta che la pensa come me, te la presento (però te lo dico, sono rare davvero, lo sto scoprendo in questi giorni). Tu intanto leggiti Ghoedel, Escher, Bach e poi mi dici ...

Gibilix ha detto...

Cara Vale, sul matrimonio non commento perché sai che la pensiamo esattamente allo stesso modo. Solo che visto che si festeggia tutto il festeggiabile allora si augura anche tutto il bene augurabile. E quindi vi auguro a tutti e tre, universi con costante di Hubble positiva di felicità e anche che passata la festa possiate ripensare a questi giorni d'ansia da preparazione con un sorriso.

Come te anch'io ho avuto un sussulto quando ho letto il titoletto su Repubblica e questo mmi preoccupa perché la dice lunga su quanto sia ormai lontano dalla fisica. Ma ora, anche senza esser appasionati di scienza: ti pare logico che se il 10 settembre ci fosse il rischio che un buco nero cominci ad inghiottirsi la terra ci sarebbe solo un piccolo titoletto in basso a destra su Repubblica?

No, se fosse una notizia con qualche fondamento avresti visto tutti i giornali col faccione che dice: "Ci penso io! Adesso parlo col mio amico Bosone (di Higgs) e gli dico che non se ne parla proprio, dovrà sospendere tutti gli eventi in programma".

V. ha detto...

Mio caro, il bene augurabile me lo augurerai in loco, visto che ovviamente sei invitato ^__^
Per quanto riguarda la lontananza dalla fisica, hai ragione. Ma ho anche un'altra convinzione (io ho un'ansia astuta): ti pare che se il mondo stesse per finire te lo direbbero?
Vabbè, comunque ora sono convinta che sia tutta una montatura (e ho anche delle ciniche supposizioni a riguardo) ...