No, questo non è un post calcistico. Per prima cosa non mi intendo abbastanza di calcio per parlarne. Inoltre sono romanista, quindi questa non sarebbe decisamente la giornata adatta!!!
Questo post parla invece di diritto di famiglia.
Io non sono sposata. Vivo con Federico da 10 anni. Abbiamo una figlia di quasi 9 anni, un unico (esiguo) conto in banca, una macchina scalcagnata, una casa, 4 computer, un gatto e un letto a due piazze.
Fin'ora siamo stati bene così. Finché mio padre, 65 anni, non ha deciso di sposarsi.
Mentre lui mi parlava di tutele, donazioni e testamenti (discorsi che seguivo con lo stesso intorpidimento delle lezioni di storia quando andavo a scuola) mi sono ricordata di una notizia dello scorso anno, in cui la Bindi (allora ministro per le Politiche per la Famiglia) denunciava alcune conseguenze delle leggi ora in vigore. Mi sono informata qua e là è ho scoperto un po' di cose.
Un figlio nato fuori dal matrimonio (detto figlio naturale perché illegittimo o bastardo pareva brutto), quando viene riconosciuto da entrambi i genitori, gode effettivamente degli stessi identici diritti di uno nato del matrimonio (che si dice invece legittimo, per distinguerlo dal precedente). Questo però vale solamente rispetto ai genitori, mentre tutti gli altri parenti non sono ugualmente riconosciuti come tali.
Due figli nati dagli stessi genitori non sposati non sono considerati fratelli (o sorelle). Rispetto agli zii e ai nonni i figli naturali non hanno gli stessi diritti dei figli legittimi.
Quindi, in caso di decesso di entrambi i genitori, un figlio naturale potrebbe essere messo nel circolo dell'adozione, invece che affidato ai parenti. Cosa che poi non succede perché anche in Italia c'è della gente ragionevole e la tutela sui minori è abbastanza buona.
Tuttavia un figlio naturale non è un erede diretto dei nonni, quindi in caso di scomparsa prematura del genitore (mi sto grattando), non avrebbe diritto all'intera parte di eredità.
Non so se l'ho espresso molto chiaramente ... il concetto è questo: se io schiatto prima di mio padre (grattatevi anche voi per favore), alla sua dipartita la nuova moglie potrebbe accampare dei diritti su quella che sarebbe stata la mia eredità, che non passerebbe interamente a mia figlia, ma solo in parte. Tuttavia ... basta sposarsi per cambiare tutto e riportare il pargolo nella sua legittimità ...
La Bindi aveva presentato un disegno di legge per cambiare lo stato delle cose, ma a quanto pare, il tutto è andato troppo a ridosso della caduta di Prodi ed è stato successivamente insabbiato. Insomma questa legge ce l'abbiamo e ce la teniamo, perché ora come ora nessuno ha intenzione di cambiarla.
A questo punto noi abbiamo optato per il grande passo, sperando che questo non porti scompiglio nella famiglia, che, lasciatemelo dire, è proprio una famiglia carina.
Però un po' mi rode il culo. Io pensavo di vivere in un Paese se non proprio civile almeno in via di civilizzazione. E invece? Niente ... non si può nemmeno essere more uxorio e stare tranquilli.
Adesso mi chiedo ... non uscirà fuori qualche legge per cui mi dovrò battezzare, abbonare al digitale terrestre o qualcosa del genere?
lunedì 19 maggio 2008
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3 commenti:
Dopo le opportune grattate, c'è veramente da preoccuparsi, perché dubito che fra le priorità del B4 ci siano interventi in materia, quindi temo che per ora le alternative siano due: adeguarsi o esiliarsi.
A me la terminologia naturale/legittimo fa raccaponare la pelle. Implica logicamente che naturale=illegittimo. Quindi per la legge italiana nel 2008, fare figli senza aver contratto matrimonio è essenzialmente un'anomalia che definisce illegittima l'esistenza di una persona. È roba da medioevo. Che schifo.
Certo che sono naturali .. a memoria d'uomo l'unico figlio innaturale è stato Gesù, concepito da una madre vergine!!!
Nel frattempo, non so come, ma mi sono ritrovata l'abbonamento al digitale terrestre. Glom!!!
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