venerdì 16 maggio 2008

Un'ipotesi non necessaria





Un'ipotesi non necessaria.
Questa è stata la lapidaria risposta di Lagrange (mi pare proprio che fosse lui) quando, presentando uno studio sul problema dei tre corpi, gli si chiese dove avesse dimenticato Dio.
E' proprio così, nella scienza moderna Dio è un'ipotesi non necessaria e questo per la chiesa è sempre stato uno scacco tremendo.
La cosmogonia procede senza dover tirare in ballo creatori divini.
Il sistema tolemaico (geocentrico) è stato soppiantato da tempo da un più funzionale sistema copernicano (eliocentrico). Tutto il sapere guadagnato dall'astronomia e dall'astrofisica fa perdere credibilità al modello religioso della Chiesa cattolica. Più dello stesso evoluzionismo di Darwin.
Forse perché Dio viene pensato in cielo e proprio chi guarda il cielo scopre che Dio potrebbe esserci o non esserci, ma resta comunque un'ipotesi non necessaria.

Il Vaticano però non si arrende facilmente. E padre Josè Gabriel Funes, direttore della Specola, arriva a mettere bocca là, dove nessuno è mai giunto prima. Tre giorni fa (ebbene sì, sono tre giorni che questo post è in gestazione) leggo il seguente titolo su Repubblica.it: "Possibile credere in Dio e negli extraterrestri".
La notizia è che padre Funes ha rilasciato un'intervista all'Osservatore Romano (della serie si faccia una domanda e si dia una risposta) sulla compatibilità dell'esistenza di Dio con la possibilità di vite extraterrestri.
"Come esiste una molteplicità di creature sulla terra, così potrebbero esserci altri esseri, anche intelligenti, creati da Dio. Questo non contrasta con la nostra fede, perché non possiamo porre limiti alla libertà creatrice di Dio", dichiara Funes.

Vorrei tralasciare l'opportunità di mettere bocca su questa questione da parte della chiesa. Da sempre il Vaticano ritiene di dover mettere bocca su tutto, soprattutto laddove sembra esserci qualche incongruenza con le sacre scritture.

Che esistano delle forme di vita extraterrestri in realtà è praticamente una certezza per chiunque non sia completamente digiuno di scienza.
Mettiamoci nella condizione di fare ipotesi molto ristrette:
- l'unica forma di vita possibile è quella basata sul ciclo del carbonio;
- le forme di vita si possono sviluppare solo su pianeti con condizioni simili alla terra (classe M per gli appassionati di Star Trek);
- i pianeti di questo tipo si trovano esclusivamente vicino a stelle con caratteristiche uguali a quelle del sole;
- le stelle di questo tipo sono rare nell'universo;
- la vita, a parità di condizioni iniziali, si sviluppa solo su un pianeta ogni tot (un tot grande).
Ecco qua, pur complicandosi l'esistenza a dismisura con ipotesi pessimistiche, abbiamo che delle forme di vita potrebbero essersi sviluppate in centinaia di migliaia di posti nell'universo.
Quindi gli extraterrestri plausibilmente esistono e sono tanti.
La chiesa non poteva far finta di nulla.

Ma come la mettiamo con il fare l'uomo a propria immagine e somiglianza? Sono tutti uguali a noi? E con il Peccato Originale? E con la Redenzione di Cristo?
Padre Funes è pronto a rispondere: "Se anche esistessero altri esseri intelligenti, non è detto che essi debbano aver bisogno della redenzione. Potrebbero essere rimasti nell'amicizia piena con il loro Creatore".
Niente cacciata dal Paradiso Terrestre per loro, dunque. Ma questo non li farebbe migliori di noi? No, perché noi abbiamo avuto Gesù (Funes è un padre gesuita, ndr).
"Gesù si è incarnato una volta per tutte. L'incarnazione è un evento unico e irripetibile. Comunque sono sicuro che anche loro, in qualche modo, avrebbero la possibilità di godere della misericordia di Dio, così come è stato per noi uomini".
Ovviamente nessuno si chiede perché Dio avrebbe dovuto fare la vita sparsa qua e là nello spazio. Ma visto che nessuno si chiede perché un essere onnipotente e giusto avrebbe fatto errori così clamorosi com'è successo su questo pianeta , almeno su questo non ci trovo grandi incongruenze.
D'altronde io non sono cattolica, non sono nemmeno stata battezzata, e poi sono un po' lenta ... quindi magari certe cose non le capisco.

Non devo essere l'unica però, perché a quanto dice Funes "Molti astronomi non perdono occasione per fare pubblica professione di ateismo [... ] è un po' un mito ritenere che l'astronomia favorisca una visione atea del mondo. Mi sembra - aggiunge poi - che proprio chi lavora alla Specola offra la testimonianza migliore di come sia possibile credere in Dio e fare scienza in modo serio".

E qui mi si affaccia una nuova curiosità. Un po' più intellettuale. La serietà della scienza cattolica. Per carità, non metto in dubbio che sul lato tecnico ci siano persone scrupolosissime, votate al sacrificio che sappiano raccogliere ed elaborare dati come pochi altri al mondo. Ne credo che in Vaticano manchino intelletti raffinati. Né i mezzi per dei macchinari all'avanguardia o gli spazi per laboratori particolarmente moderni.
Tuttavia ... sono sempre stata convinta che la scienza nasca dall'umano desiderio di rispondere a delle risposte e di trovare una verità. Questi istinti, propri della nostra specie (almeno su questo pianeta di classe M), sono alla base della curiosità e della sete di conoscenza.
Nel paradigma scientifico una teoria è valida finché non compare un dato (uno solo) che la mette in discussione. Per semplificare le cose si mettono in gioco solo le variabili ritenute necessarie, incrementando e procedendo per tentativi. Non dovrebbe succedere che, se un dato non torna, si insabbia il dato, invece di rivedere le proprie convinzioni e di cercare da capo una nuova teoria.

In tutto ciò io ci vedo dei conflitti di interessi notevoli...

Ma forse sto andando troppo in là. In fondo il buon padre Funes ha parlato solo di extraterrestri, argomento molto più popolare di stringhe cosmiche e quanti.

E poi ora che non li possono più mettere al rogo, qualcosa bisognerà pur farci con questi scienziati ... speriamo non piazzino gli obiettori di coscienza pure da quelle parti!!!

8 commenti:

anna k. ha detto...

Ciao Vale,
devo preparare la cena e invece sto qua a leggere tutto il tuo blog ;))

V. ha detto...

Tessssoro. Non lo dire a Nik e al piccoletto sennò mi odieranno per tutta la vita :)

Roberto Ladisa ha detto...

Ciao Va_Lentina
Ho letto con piacere il tuo post che coglie molto bene le incongruenze del pensiero teologico. Non credo che bisogni aggiungere molto a ciò che hai detto, in quanto hai messo bene in evidenza tutte ( per noi ormai ovvie), le incongruenze di chi non si rassegna e vuole a tutti i costi avere “fede”.
Personalmente penso che oggi come oggi, basta avere una base scientifica ed un po’ di conoscenza filosofica per dimostrare che il dio delle religioni non esiste, o per dirla alla Nietzsche il tutto è “umano troppo umano”. Questo non vuol dire che “Dio non esiste”, semplicemente non esiste il dio banale delle religioni monoteiste.
Comunque! lasciamo per un attimo questo argomento…
Mentre leggevo il tuo post mi è venuto in mente quanto è subdola la religione cattolica, e questo lo affermo al di là delle dichiarazioni puerili di padre Josè Gabriel Funes, affermazioni piene di contraddizioni, che potrebbero essere risolte da un liceale di 17 anni con la media scolastica del 6+.
Se si osserva il comportamento della Chiesa cattolica nell’arco della storia si osservano diversi atteggiamenti.
In primo luogo quando la scienze in generale fanno dichiarazioni o arrivano a dichiarazioni contro il sistema teologico classico, la chiesa e i suoi fedeli sferrano l’attacco ( che rimane sempre la miglior difesa), mettendo in dubbio le scoperte scientifiche ( difficile confutare E = mc2), molto più semplice sferrare l’attacco contro i filosofi, approfittandosi dell’ignoranza della massa.

In secondo luogo la Chiesa e i suoi teologi per non perdere il loro potere di controllo e benessere economico e per alcuni di follia ed estremismo psichiatrico, attuano quello che io chiamo adattamento: alla Darwin e alla Piaget.
Paradossalmente le religioni applicano i concetti scientifici “sotto il naso” dei fedeli, senza che loro se ne accorgano, in quanto ignoranti e bisognosi di credere in un mondo migliore, nella salvezza, nella redenzione, ecc…
Ora, capisco che sia un po’ ingarbugliato questo ragionamento, ma se ci si riflette un poco ci si arriva.
Allora la Chiesa nell’arco della storia si è evoluta, e come tutti sappiamo da perseguitata, ( tempi dei romani) è diventata perseguitatrice ( medioevo ed inquisizione), insomma come dice ironicamente il buon vecchio Beppe Grillo, “la Chiesa è passata dall’altra parte del microscopio”, cioè da “osservata ad osservatrice”. Nel medioevo la religione cattolica ha la massima espansione e nessuno può mettere in dubbio ciò che essa dice, pena il rogo.
Successivamente, come tutti sappiamo, ci sono le varie rivoluzioni, scientifiche e politiche, e la chiesa perde, oltre che i territori anche la supremazia nelle decisioni. Però rimane sempre utile ai politici, in quanto il Papa riesce sempre a smuovere molte persone; ma questo è un altro discorso.
Invece se analizziamo gli scritti, le dichiarazioni della chiesa, dei “santi” e dei teologi nell’arco della storia ci viene in mente come sia subdola.
Se prendiamo uno scritto ( senza andare troppo indietro), che va dall’Unità d’Italia fino ai giorni nostri e analizziamo le dichiarazioni e le affermazioni, c’è da mettersi le mani nei capelli per la follia di tali affermazioni.
1) Il Vaticano non riconosce lo Stato Italiano, tanto per fare un esempio, e dopo il 1861, il Papa inviterà tutti i fedeli ad astenersi da qualsiasi rapporto con la Repubblica democratica e peccatrice.
2) Fino all’inizio del “900 molti teologi riconoscevano ed ammettevano la schiavitù in nome non di Gesù, ma del Vaticano chiaramente.
3) Il vaticano ha tenuto la pena di morte ( anche se non applicata), fino agli anni 1970-80 non ricordo con precisione.
4) L’inserimento di nuovi dogmi nel 1900 ecc ecc

Insomma potremmo continuare all’infinito.

Ma oggi, il Vaticano potrebbe fare queste dichiarazioni?! Assolutamente no! Anche solo per quel concetto che passa per “diplomazia internazionale”.
Quindi si ha da parte del Vaticano un atteggiamento subdolo e opportunistico, alcuni parlano di “comportamento camaleontico”. Eppure se la Chiesa si rifà principalmente ai Vangeli, come può essere accettato dai “fedeli” questo modus operandi?!
Se il Papa, nelle sue azioni è “illuminato da dio” com’è possibile spiegare l’inquisizione, la pedofilia, gli accordi con i dittatori??? Come si spiega che la storia della Chiesa è tutta una mattanza??? C’è qualcosa che non torna!!!
Allora ribadisco che i vertici del Vaticano, partendo dal presupposto che la massa non ha una memoria storica, attua subdolamente questi meccanismi che oramai la psicologia, la sociologia e in primis la filosofia hanno già spiegato in maniera esauriente.
Assimilazione e Accomodamento sono uno dei punti fondamentali del pensiero piagettiano: dall’osservazione di un organismo vivente, pure embrionale come i molluschi, Piaget ricavò una legge fondamentale di comportamento che consente la sopravvivenza: tutti anche gli organismi inferiori, si adattano all’ambiente mentre lo “assimilano” e lo “incorporano” nelle proprie strutture dinamiche. In altre parole, l’adattamento che ogni organismo vivente esplica nei riguardi dell’ambiente, è in sé sempre attivo perché l’organismo stesso non solo risponde agli stimoli esterni ma spesso li anticipa: per assimilare alcuni cibi, per esempio, gli organismi si modificano provvisoriamente, si “ACCOMODANO”.
A mio avviso, con tutte le sfumature annesse, questo appena citato è la strategia subdola che attua il Vaticano; non è un caso che oggi come oggi, il Vaticano vanta fra i preti teologi, e quelli di stampo laico-cattolico ( Opus Dei), molte persone istruite, psicologi, sociologi, alcuni scienziati, tutte persone molto informate sulle teorie che possono distruggere le fondamenta della Chiesa romana.
Con il concetto di “assimilazione ed accomodamento” si riesce ad accontentare tutti: da una parte i fedeli possono vivere felici nelle loro contraddizioni, ( poiché ormai le hanno incorporate e non le vedono), e la religione può continuare indisturbata per la sua strada.

V. ha detto...

Ciao Roberto, grazie per il lunghissimo commento. E' sempre bello sapere che qualcuno apprezza il mio pensiero. Ancora più bello è sapere di non essere l'unica che quando inizia a scrivere fa fatica a fermarsi. Sulle incongruenza della religione cattolica poi ci si potrebbero scrivere intere enciclopedie. Caos Deterministico invece ha colto benissimo l'essenza di quello che stiamo dicendo con un'unica striscia: http://caosdeterministico.blogspot.com/2008/05/logica-distorta.html

ENTJ ha detto...

Ciao Va_Lentina,
ti ringrazio per la citazione, ho letto con piacere il tuo post e il commento di Roberto.
La Chiesa e i teologi fanno il loro mestiere, i cittadini pensanti li criticano, per ora quasi solo sui blog (caliamo un velo pietoso su TV e gran parte della stampa). Però io sono ragionevolmente ottimista: mi sembra che si stia lentamente sgretolando l'idea preconcetta che la Chiesa sia inattaccabile e destinata a vita eterna. Soprattutto mi consola l'idea che tra una manciata di anni i ragazzi cresciuti a pane e Internet, e quindi abituati ad essere esposti a tutte le opinioni, voteranno.

V. ha detto...

Grazie mille Entj, mi piacciono molto le tue strisce. Speriamo che la generazione pane e Internet arrivi presto a dare manforte. Ce n'è parecchio bisogno ...

Roberto Ladisa ha detto...

Leggo spesso le strisce di Entj e ne apprezzo sia il contenuto che la sintesi, del resto sono arrivato su questo blog dal suo, mi piace saltare da blog a blog.
Tuttavia questa volta ho voluto rispondere in maniera diversa,( sempre prolisso), passando da una via forse un po' azzardata.
Son pensieri e riflessioni che vanno lasciati scorrere, al di là del contenuto e della validità.

Sono stato sintetico :-)

V. ha detto...

Roberto sia ben chiaro ... la mia non era assolutamente una critica ... sarebbe come il bue che dice cornuto all'asino! Ho apprezzato moltissimo il tuo stream of consciousness e spero di poterne leggere altri in futuro. Il rimando al post di Entj (che ho letto dopo aver scritto il mio) l'ho messo perché ci stava come il cacio sui maccheroni. La sintassi è un'arte di pochi, l'essere prolissi pure ;-)
Un abbraccio