domenica 4 maggio 2008

L'isola delle sirene

Partendo da Roma ho trovato un bel po' di motivi per non essere poi così giù di morale. Forse basta solo allontanarsi dal quotidiano perché le solite ansie vengano messe da parte. Il sole, il mare e la natura poi fanno il resto. E Capri a sole, mare e natura sta messa proprio bene. In questi giorni l'isola è tutta un fiore e, uscendo dai soliti itinerari superaffollati, passeggiare per l'isola è davvero una meraviglia. Non ci sono ancora i profumi sorprendenti di giugno e luglio, né i fichi del nostro albero, ma è bello anche vedere come cambiano le cose da una settimana all'altra. Oggi sono stata nella Grotta Azzurra, per la prima volta dopo 8 anni che vengo qui. Si entra con delle barchette che esistono solo qui. Sono lunghe (ci entrano anche 6 persone più il barcarolo) e basse perché devono entrare in questo buchino davvero minuscolo. Il pescaggio è molto ridotto perché l'entrata della grotta è un foro sopra un'altra grotta (come un piccolo rosone sopra un portone). Si passa tutti accucciati, una barca per volta, quando sta arrivando l'onda. Dentro è buio e tranquillo. Non si vedono bene le pareti, si intuiscono solo delle insenaturine e dei passaggi. Tutto buio poi ci si gira verso l'apertura e si vede quest'acqua turchese, quasi fosforescente e, nonostante tutto, naturale. Quando si mettono le mani nell'acqua ci sono tutti giochi di luce e di colore. Insomma se vi capita fateci un giro. Vale la pena aspettare il proprio turno sulle scale o sulla barca.
Se capitate da queste parti non vi lasciate scappare nemmeno la torta caprese, i ravioli capresi e i pomodori cuore di bue. Sono tra i cibi che preferisco in quest'isola. La torta e i ravioli si trovano tutto l'anno. In particolare la caprese più buona che ho mangiato è quella della piccola pasticceria che sta vicino alla chiesa del San Michele ad Anacapri. I pomodori sono invece tipici della bella stagione. Un'altra prelibatezza stagionale è il casatiello, una pizza pasquale che qui fanno con la sugna, i ciccioli, il salame, il pepe, il formaggio e le uova.
Se poi avete un po' di tempo da perdere al porto vi consiglio il ristorante in fondo, vicino al porto privato. In realtà i ristoranti sono due: l'Approdo e un altro di cui non ricordo il nome. Questo di cui non ricordo il nome, fa un calzone e uno sfilatino (specie di calzone con una forma e una pasta differenti) davvero spettacolari. Per fare il bagno invece i posti più belli sono Gradola (vicino alla Grotta Azzurra) e il Faro, almeno se amate gli scogli. Entrambi hanno delle "scese a mmare" non a pagamento. Io che non so quasi nuotare preferisco andare ai bagni di Tiberio, dove c'è il solito stabilimento affastellato anni '50 che qui va per la maggiore. Per arrivare a questa piccola spiaggia di sassi si prende una braca al molo dopo il porto, vicino alle biglietterie per il pulmann (autobus a 10 posti). Il posto è molto carino e hanno delle granite buonissime. Peccato che ad agosto il sole sparisca dietro alla montagna poco dopo l'ora di pranzo, lasciando tutta la spiaggia in ombra.
Non sono mai stata da Luigi ai Faraglioni, altro stabilimento/ristorante sugli scogli, ma mi dicono che è meraviglioso. Restano solo altri due ingressi a mare: Marina Piccola e Marina Grande. La prima è molto carina e piuttosto flokloristica. Però è un vero sbattimento arrivarci e ripartire, sia con il bus che con il taxi (quasi impossibile andare altrimenti: discesa stretta e tortuosa per i pedoni, divieto assoluto per le macchine). Marina Grande è la spiaggia del porto, la più grossa di sabbia e soprattutto la più grossa non a pagamento. Di facile accesso, ma non vale proprio la pena arrivare fino a Capri per andare al mare qui.
Tra le passeggiate più belle (e io ne ho fatte davvero poche rispetto a quelle che l'isola offre) quella dell'Arco Naturale (si parte dalla Piazzetta di Capri, si arriva fino a un ristorante molto carino e poco caro) e poi si prosegue per un'altra strada che ritorna a Tragara (che non consiglio di fare al contrario perché è un'ammazzata in salita). Anche la visita al Monte Solaro è divertente, soprattutto salendo in seggiovia e scendendo a piedi fino ad Anacapri.
Insomma, quest'isola è molto bella. E si può godere della sua bellezza anche senza borse di Luis Vuitton, passeggiate per boutique, aperitivi in Piazzetta e visite al belvedere/carnaio di turno.
I capresi sono dei grandi affaristi e sanno bene di lavorare con il turismo. Sono molto civili (le partenze dei bus sono regolate da orari svizzeri), precisi e calorosi. Portarsi i panini e l'acqua, ovunque andiate, è una cosa naturale. Anche nelle piscine e negli stabilimenti che hanno il bar e il ristorante (anche perché tutti gli stabilimenti hanno il bar e il ristorante). Muoversi con il bus è sempre possibile, ma un po' faticoso se si beccano gli orari di grande spostamento.
Insomma Capri è un'isola italiana particolare. Si tende a pensarla come una grande boutique, ma in realtà c'è molto di più. E vale la pena non lasciarsela scappare.

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