lunedì 26 maggio 2008

Ogni tanto ci vuole una sana risata





Madonna mia. Sto ascoltando alla televisione un programma dove Luxuria e Gasparri si scontrano sulla situazione sociale italiana, partendo dall'aggressione del Pigneto. Contemporaneamente sto leggendo i siti di informazione (se così li vogliamo chiamare), che riportano come notizia del giorno le perentorie richieste della Cei al governo. Gay pride negati, strade intitolate ad Almirante, Fanfani e Berlinguer. Migranti aggrediti, gay accoltellati da madri e padri, risse, ingerenze e, ciò che è peggio, i commenti e le dichiarazioni che girano intorno a tutto questo. Non so se ridere o piangere. La verità è che ogni notizia mi manda il sangue al cervello, come la dichiarazione di Gasparri sul gay pride che tuona dicendo che una manifestazione seria non ha bisogno di tanto clamore o colore carnevalesco e che quel carosello diventa francamente offensivo. Invece la pagliacciata inscenata un mese fa dalle persone che sono andate al Campidoglio sventolando bandiere con croci uncinate e inneggiando con le mani alzate? A mezzo metro dal ghetto ebraico? Quello non era offensivo? Eppure Gasparri in quell'occasione si è affacciato alla finestra sventolando una bandiera tricolore quasi a dire "I campioni dell'Italia siamo noi". Forse perché l'investitura di un nuovo sindaco non è una manifestazione seria!!
Ma tanto ormai è così. Da tempo sostengo che non ci si può far avvelenare la vita da fascisti, preti, papi, stupidi, quadristi e simili amenità. A tal proposito ho una storia carina da raccontare.
Nelle scorse settimane Roma è stata tappezzata da curiosi poster con la sagoma di Gandhi e con sotto la scritta: "L'aborto non è un diritto. La vita sì".
Ogni volta che li guardavo, a parte la normale indignazione, mi saliva il sangue al cervello per il dover sopportare di condividere la mia esistenza con tanta idiozia. Questo fino alla settimana scorsa quando, tornando dal dentista, ho notato a Santa Maria Maggiore uno di questi poster con un cartello attaccato sopra. Sono andata li vicino e ho letto: "L'aborto è un diritto sancito dalla legge. Se vi pesco di nuovo ad attaccare questi manifesti davanti alla scuola scendo e vi prendo a calci nel culo"!!!
Da allora quando vedo quei poster mi viene da ridere ...

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