venerdì 9 maggio 2008

Non capisco ... ma ... mi adeguo?

Rileggendo il post di stanotte (mi riprometto sempre di non scrivere quando sono troppo stanca, ma poi non lo faccio mai), ho creduto giusto dargli un seguito con un minimo di spiegazione.
Ultimamente mi hanno fatto notare quanto in Italia la cronaca faccia da padrona nell'informazione. Fateci caso e constaterete che è vero.
In accordo con la persona che me l'ha fatto notare, penso che i miei soldi (contributi statali ai giornali) potrebbero essere spesi meglio di così. Non che bisogni tacere i fatti di cronaca, ma forse il risalto che gli si da è eccessivo e anche controproducente per la percezione dell'intera società.
La lite tra la Moratti e Sgarbi, ad esempio, non mi sembra vada a toccare punti vitali per Milano o per la politica.

La questione di Alemanno è un po' diversa, perché riguarda la nostra vita di tutti i giorni. Alemanno ha basato la sua campagna elettorale sulla sicurezza e ora esce fuori che tutta questa scarsa sicurezza non c'è. Ma ancora si parla di armare i vigili urbani o di fare delle ronde per i quartieri. Che la segnalazione venga dall'Unità (giornale di parte) non depone a favore di questa notizia, tuttavia troverei corretto almeno prenderla in considerazione e parlarne.
In effetti oggi la Repubblica, nella cronaca di Roma, riporta un accenno ai dati di cui si parlava ieri, anche se in un articolo dove si mettono in risalto i pericoli che ci circondano. In questo articoletto (minuscolo e ben imboscato) si parla di un 45% di diminuzione dei reati come scippi, furti e borseggi. Però, al contempo, si parla anche di Alemanno che chiede soldi allo Stato per l'emergenza criminalità a Roma!!!!!!!

Passando invece alla Sanità, mi si spiega in giro (visto che nessuna fonte di informazione si è preoccupata della questione) che basta un viceministero o un sottosegretariato. Io continuo a non capire, ma aspetto che il governo sia completato.
L'ipotesi Brambilla pare comunque saltata, perché oggi la rossa stava incazzata come una biscia e ha sibilato ai microfoni dei giornalisti che non voleva parlare con nessuno.

Aggiungo un nuovo argomento, che da tempo mi preoccupa e che, purtroppo, è venuto alla luce ieri o l'altro ieri. E' di nuovo scontro tra D'Alema e Veltroni. Dopo il suo lungo e astuto silenzio, Massimo D'Alema è tornato alla ribalta, pronto a prendere le redini del comando. Da circa 14 anni questa è la situazione che s'aripropone agli elettori di quello che un tempo si chiamava PCI (in realtà dal Congresso di Rimini del '91, ma era una cosa ancora sotterranea). Eppure tutti parlavano di un rinnovamento della dirigenza. D'Alema? Continuo a non capire ...

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