sabato 10 maggio 2008

Di nuovo un post notturno (donna senza più forza di volontà)

Come mi è stato segnalato nel commento al post precedente, il ministero della Salute fa parte del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali (unione di Lavoro + Previdenza sociale + Salute con Politiche per la Famiglia e con Solidarietà sociale). In poche parole la Sanità sta nel Welfare (quindi Sacconi). Le Comunicazioni (le Telecomunicazioni probabilmente me le ero sognate) stanno invece alle Attività produttive, che però ora si chiamano Sviluppo economico (scajola). Insomma ... a noi beautiful ci fa 'na sega!!!
Chi non avesse capito l'intreccio non si preoccupi ... a noi comuni cittadini non serve poi tanto capire come funziona il governo. In soldoni la Sanità rientra in un mucchietto di competenze, mentre le Politiche giovanili e l'Attuazione del programma (OO) necessitano di un ministero e di un ministro ad hoc, anche se privo di portafoglio (almeno credo ... a questo punto non sono più sicura di nulla). Avevo scritto un bellissimo post (no .... non bellissimo, però lunghissimo) sulla necessità di un ministro per la Monnezza, ma ora lo getterò alle ortiche. Il senso del post era ... che non ci avevo capito nulla ... pensavo che prima ci fossero i ministeri e conseguentemente i ministri, però mi sbagliavo ... è il contrario. Il presidente del Consiglio dei ministri nomina i ministri, questi poi si riuniscono e così lui ha un consiglio a cui presiedere, altrimenti non avrebbe alcun senso.
A questo punto comincia a chiarirmisi uno dei ruoli finora più oscuri di questo Berlusconi IV: il ministro della Semplificazione. Certo ci vorrebbe ... una semplificazione, un riassunto o perlomeno una piantina con su scritto "Voi siete qui". Quello che mi è invece meno chiaro è perché ci abbiano messo Calderoli ...

5 commenti:

Gibilix ha detto...

Cara, il nostro beneamato supernano doveva da una parte dare ministeri e poltrone a chi le reclamava, come sempre e come tutti, ma dall'altra doveva non esagerare nel non mantenere la prima promessa elettorale, cioè quella di fare un governo snello di 12 ministri (gia siamo a 21), quindi un colpo al cerchio ed uno alla botte. E vai con gli accorpamenti. Peccato che per questi signori è più importante mettere in vetrina la Carfagna per mettere il record del governo con la ministra più bona, invece che dare un ministero a una cosa inutile come la sanità... tanto la privatizzeranno e diventerà come negli Stati Uniti.
(Spero tanto di aver detto solo cazzate!!!)

V. ha detto...

Io invce pensavo che, avendo rinunciato a privatizzare la sanità, l'avevano accantonata lì ...

francescobiraschi ha detto...

Questo governo si presenta con un Leader estremamente forte e solo pochissimi ministri con discreta autonomia intellettuale e d'azione (Maroni, Sacconi, Tremonti e Letta), gli altri nomi sono sostanzialmente pedine da giostrare. Ma anche in questo il nano azzecca le sue scelte, perchè come non si fa ad apprezzare (per quanto lontana anni luce dalle mie idee)una Giorgia Meloni anni 31 alle politiche Giovanili rispetto alla precedente Melandri (anni 46 spesi alle feste di Briatore).
E se poi ci mettiamo a spulciare il governo Ombra quello che ne esce sembra più il governo del PCI di 25 anni fa, insomma non ci siamo proprio.
Serve un inversione di rotta di tutto il Pd, noi siamo belli incazzati con tutta la dirigenza! Dopo avere preso una batosta nazionale (che ci poteva pure stare) e locale (Roma la vincevi con qualunque volto tranne che con Rutelli), la dirigenza fa finta di niente e fa pure un governo ombra invece di presentarsi dimissionaria in blocco e rimettere il mandato nelle mani di un congresso da indire urgentemente. Ma con che faccioa Bettini,Rutelli& co si possono ancora presentare?!? Non ci siamo e noi ci stiamo organizzando per iniziare ad esprimere questo mal di pancia all'interno del PD.
Daje

Gibilix ha detto...

Francesco, sono d'accordo che l'unica possibilità ragionevole adesso è cercare di cambiare il PD da dentro. Non vedo molte altre alternative.

Dove si mette la firma? Io vorrei Zoro ministro delle comunicazioni.
Daje

V. ha detto...

Wow, il mio blog si anima e diventa un posto dove si scambiano opinioni. Questo è molto piacevole, davvero. Credo che il mio ruolo a questo punto sia quello di intervenire nel discorso inizierò dissentendo da Biro (Francesco) su un paio di piccoli punti. Il primo è il sindaco di Roma. Sono d'accordo sul fatto che Rutelli sia stato un autogoal, ma non credo che Roma sarebbe si vinceva con qualunque volto. L'amministrazione Rutelli-Veltroni (che si può pensare come un'unica cosa durata circa 17 anni) è stata un'amministrazione molto lunga e in politica le amministrazioni a un certo punto finiscono. Il picco di ammirazione c'è stato durante il primo quinquennio di Veltroni, ma non si poteva continuare a strzzare quel limone. L'errore non è stato solo quello di candidare Rutelli, ma soprattutto quello di non candidare qualcuno che proponeva qualcosa di nuovo e diverso. Il filo rosso non poteva condurre a una vittoria netta. Detto questo Rutelli sicuramente ha aggravato la situazione.
Inoltre, pur pensando tutto il male pensabile della Melandri, io proprio non riesco a trovare nulla di apprezabile nella Meloni. Nulla. sarà che non la conosco bene ... Mi chiedo cosa abbiano fatto di male le Politiche giovanili (anche se quest'ambito a tutt'oggi ha più dignità della sanità pubblica)!!!
Detto questo sono d'accordo sul fatto che la dirigenza vada rinnovata, che vada rinnovata dall'interno e che se c'è una cosa che non dovevamo perdere del PCI era il contatto con la base, ormai completamente inesistente.
Attenzione però ai dissidi continui e alla volontà di ognuno di mettere a più forte risalto la propria corrente. E' uno degli intralci più grandi. Ricordiamoci che solo il PD ha retto le ultime elezioni. Non ha vinto, ma ha retto. Tutti gli altri stanno rischiando di essere spazzati via.