sabato 21 giugno 2008

Estate romana

Una delle cose più belle che sto vivendo in questo momento è il gruppo degli amici di classe. Se già è raro trovare dei genitori con cui si vada minimamente d'accordo, è ancora più raro formare un gruppo di persone, di età e mestieri completamente diversi, che insieme si diverte come non mai. Ed è quello che sta succedendo a noi.

Anche adesso che la scuola è finita tendiamo a fare tutto quanto insieme. Vedere le partite degli europei (tutte), pranzare, andare al cinema, andare da Ikea, andare in risciò a Villa Borghese. Nessuno quest'anno ha ancora voglia di partire, né noi né tanto meno i bambini che, increduli, si trovano a godere della compagnia di qualche amichetto per ogni istante da quando sono usciti dalla classe.
Con questo gruppo di persone ho passato tra i momenti più belli della mia vita. Non so spiegare bene come ne perché. Però più volte ho avuto la sensazione che questo periodo "magico" lo ricorderò sempre e alcune situazione saranno per tutta la mia vita tra i ricordi felici.

Mi ricorda di quando ero una bambina o poco più e passavo tutte le mie estati a Capalbio, dove c'erano tantissime persone, in qualche modo tutte amiche, e le situazioni si susseguivano una dietro l'altra, come se fosse una sorta di grossa comune: cene, spiagge, gite, galoppatoi, ristoranti, feste in piazza. Deve essere stato lì che sono diventata una bestiola sociale.
Comunque questa esperienza, che è difficilmente descrivibile senza scadere nella banalità, meritava almeno un post, per quanto piccolo e inutile possa sembrare ...

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