giovedì 10 aprile 2008

Il mio contributo alla campagna elettorale

Riguardando i miei post politici (che ora mi sembrano di un qualunquismo bieco, ma terribilmente attuali) mi sono accorta che fin'ora si tratta solo di sfoghi. A questo punto trovo giusto anche mettere un seme costruttivo e dare il mio piccolo contributo alla campagna elettorale. Per questo mi sento di suggerire ai pochi lettori del mio blog un nome da votare per il Comune di Roma (scheda azzurra), qualora fossero ancora indecisi sul da farsi.
Il nome è Franco Figurelli.
Eletto nella passata legislatura al Consiglio Comunale come esponente della lista dei Verdi, Figurelli appartiene alla componente del partito ambientalista che ha ora aderito al Pd, insieme all'Assessore Esposito.
Nonostante io abbia sempre nutrito una certa titubanza verso la politica dei Verdi, troppo spesso integralista e poco aderente alle problematiche reali, sono convinta che uno sviluppo sostenibile e una componente di tutela per la qualità delle nostre vite, debba passare per forza attraverso la tutela del territorio e la salvaguardia dell'ambiente. Soprattutto quando si parla di città e di Comuni.
Figurelli risponde perfettamente a queste mie convinzioni. Persona capace e impegnata seriamente nella soluzione dei problemi, Figurelli è fautore di una politica che vede l'ambiente al centro dello sviluppo del territorio e della città. Un ambientalista del fare, perfettamente in linea con i punti che hanno caratterizzato l'ingresso di questa componente dei Verdi nel nuovo Partito Democratico.
Il link del suo sito è http://www.francofigurelli.it/
Riporto di seguito i punti qualificanti del gruppo ambientalista del Pd:


PER UNA POLITICA ETICA E SOSTENIBILE

Il (nostro) gruppo ambientalista entra oggi nel PD per partecipare attivamente alla costruzione del nuovo soggetto politico, forte della capacità e dell’esperienza maturate nella vita politica e amministrativa di questi anni.

Con la piena consapevolezza di poter dare un fondamentale contributo, abbiamo deciso di rinnovare il nostro impegno a tutti i livelli politico-amministrativi per rispondere più efficacemente alle nuove sfide che la complessità della nostra epoca pone alla cultura ambientalista.

Siamo convinti da sempre che l’AMBIENTALISMO DEL FARE, capace di superare la falsa dicotomia tra ambiente e sviluppo, sia in grado di articolare una reale proposta politica sulle tematiche fondamentali per la qualità della vita attuale e delle generazioni future.

UNA AMMINISTRAZIONE DI SERVIZIO

    • Una cultura di governo che riporti realmente la politica al servizio dei bisogni e delle istanze della vita quotidiana dei cittadini, in modo da fornire risposte reali e tempestive alle sue esigenze in un costante rapporto costruttivo che vede i cittadini e l’Amministrazione intorno allo stesso tavolo.
    • La cultura della Amministrazione sostenibile attraverso la semplificazione delle procedure e degli atti amministrativi, il rafforzamento del rapporto con i comuni e i municipi, mediatori delle esigenze e dei bisogni dei cittadini, ma che prioritariamente potenzi l’integrazione delle azioni tra i vari soggetti delegati alla gestione del territorio.
    • Una Amministrazione che attraverso la “manutenzione integrata della città” sia capace di garantire il decoro e, di conseguenza, accrescere la sicurezza della vita urbana.

UN TERRITORIO AMBIENTALMENTE COMPATIBILE

    • Una diversa cultura del territorio che legga l’ambiente nella sua propria dimensione, superando i confini amministrativi locali.
    • Una moderna cultura della vita e della immagine urbana, che superata la fase della programmazione delle quantità, garantisca la reale qualità del nuovo sviluppo della città.
    • Una nuova politica che garantisca la infrastrutturazione ecologica del territorio e della città attraverso la promozione della innovazione tecnologica in tema di flussi di energia e di risorse.
    • Rafforzare il ruolo della pianificazione ambientale nel processo decisionale evitando che sia un momento di verifica, a posteriori, delle scelte già fatte non dimenticando che i territori urbani vedono la concentrazione degli impatti ambientali più nocivi.
    • Assegnare alla pianificazione ambientale, nella trasformazione del territorio, il ruolo di recuperare i territori degradati impiegando per questo scopo le risorse liberate dalle attuazioni programmate ed evitando di creare nuove marginalità urbane e sociali.

AMBIENTE E SALUTE

    • Ambiente come soggetto complesso e articolato quale elemento fondamentale della salute e della vita dei cittadini che lo abitano.
    • Una politica che assegna alle aree agricole, insieme alle aree protette, il ruolo di:
      • protezione dell’ambiente;
      • produzione ecocompatibile;
      • riqualificazione del paesaggio;
      • promozione del turismo sostenibile.
    • Riduzione degli impatti derivanti dalla mobilità e dal ciclo dei rifiuti attraverso una programmazione e gestione integrata delle problematiche ambientali evitando risposte frammentate e settoriali.

UNA REALE CULTURA DELLA PARTECIPAZIONE.

    • Una crescita della coscienza collettiva che superi il momento dell’interesse particolare per riportarsi nell’ambito dell’interesse generale e del bene comune, attraverso una azione culturale e politica che promuova il dibattito e coinvolga realmente i cittadini nelle scelte strategiche che incidono sulla vita delle collettività.
    • Una cultura e un’azione di governo dell’ambiente che veda il cittadino come portatore attivo di diritti e non solo come soggetto consumatore delle risorse.
    • Una cultura dell’ascolto” che diventi prassi consolidata tra istituzioni e cittadini promuovendo e rafforzando il rapporto di vicinanza” e “continuità”.


1 commento:

Gibilix ha detto...

Grazie per il suggerimento... lo terrò in considerazione.
Anche se mi piacerebbe che qualcuno parlasse più in concreto di teconologie e soluzioni per l'ambiente, tipo impianti di cogenerazione condominiali, rendere obbligatorio per tutti i condomini con riscaldamento centralizzato la contabilizzazione separata, ridurre l'iva sui prodotti sfusi e senza confezioni e incentivare i prodotti locali (entro 50 Km) ecc...