martedì 29 aprile 2008

L'alba di un nuovo giorno

Qualcosa è cambiato radicalmente da ieri a oggi. Stamattina sono uscita per comprare il giornale e la città mi è già sembrata diversa. C'erano più tavolini per strada, c'erano più cani che facevano i loro bisogni senza padroni con le buste in mano, c'era più rumore nel traffico. Oggi per la prima volta in quasi nove anni ho sentito il rumore della strada dentro casa mia, con le finestre chiuse. Forse sarà solo suggestione ...
Però il buongiorno si è visto dal mattino, quando a novembre dello scorso anno una piccola lobby di privilegiati si è permessa di mettere questa città a ferro e fuoco per non perdere l'esclusiva sui propri privilegi. Una cerchia di persone ignoranti, benestanti e lamentose che godono di esclusive che la loro categoria nel mondo nemmeno si sogna. Ma qui hanno sempre fatto da padroni. Si lamentano del proprio lavoro, ma offrono un servizio che non arriva nemmeno alla sufficienza. Perché a Roma non ci sono pochi taxi, anzi ... è una delle città col più alto numero di taxi in Europa. Ma i tassisti romani non hanno voglia di prendere le corse brevi perché non gudagnano abbastanza, non hanno voglia di arrivare nelle strade difficili perché faticano troppo, non hanno voglia di fare i turni di notte soprattutto nel weekend, perché altrimenti non si riposano come tutti gli altri. I tassisti di Roma non si degnano di mettersi in fila davanti alla stazione, si lamentano e rispondono anche male. I tassisti romani fanno il bello e il cattivo tempo. E guadagnano molto bene, anche se lamentano il contrario.
Però mettere delle licenze in più per assicurare alla città un servizio migliore no. Non era accetabile. I tassisti hanno invaso il centro e paralizzato un'intera città con le loro macchine (pensate se gli autisti dell'autobus facessero una cosa del genere!!!), hanno malmenato i giornalisti e hanno battutto i piedi.
Dicevo ... il buongiorno si vede dal mattino perché allora nessun romano ha fatto nulla. In una città civile la gente si sarebbe scandalizzata e sarebbe scesa in piazza a protestare. Qui no. L'unico politico che ha appoggiato la rivolta indegna dei tassisti è stato da loro acclamato con gesti che in questo Paese sono, ancora oggi, illegali. Ora questo politico è stato eletto a sindaco di Roma, col voto di quelli che si lamentano dei taxi e con il benestare di quelli che sono contro la disoccupazione. E' stato eletto a sindaco anche perché ha promesso che avrebbe buttato fuori gli immigrati romeni clandestini. Ma ... a nessuno è venuto in mente che facciamo parte della Comunità europea e che dal 1° gennaio 2007 la Romania è membro della Comunità? Anche a voler essere illogici e a dare retta a chi pensa che i romeni siano la causa di tutti i mali della città ... non si possono buttare fuori da Roma i romeni solo perché sono romeni. Non sono clandestini.
Ma vabbè ... tant'è ... così è andata. A Roma si chiude un ciclo ed è un peccato perché è stato un ciclo bello. Chi si ricorda Roma nei primi anni '90 sa che la sicurezza è migliorata (dati alla mano, ma anche visibilmente) di non si sa quanto. Chi viaggia nel mondo capisce che Roma non è una città poco sicura. Chi ha due neuroni in testa capisce che l'ultima aggressione romena, in piena campagna elettorale, puzza di bruciato. Ma siamo cittadini incolti, smemorati, sedentari e soprattutto incapaci di far funzionare le connessioni logiche.
Spero davvero che Alemanno sia in grado di fare il sindaco di tutti. Ma già i saluti romani sulle scalinate del Campidoglio sono un'offesa indicibile per molti e nessuno ha speso due parole di critica.
Io quello che chiedo a tutti i miei amici è questo: non prendete i taxi. Se proprio dovete, prendete quelli delle cooperative (e non il 3570). Alla fine di ogni corsa, per quanta fretta abbiate, per quanto sconto vi promettano, fatevi SEMPRE fare la ricevuta.
Questo, oltre ad essere il minimo della legalità, vi assicurerà anche dal fatto che qualsiasi cosa lasciata in taxi vi verrà restituita.
Il mio amico Giulianino ha fatto vari esperimenti su questo. Se perdete qualcosa in taxi potete chiamare anche mille volte, dire il nome della macchina e il percorso, ma non vi verrà restituito nulla. Se invece avete la ricevuta i tassisti voleranno a riportarvi quello che già pensavano di intascare (o buttare), che sia una borsa vuota o un computer portatile.

1 commento:

Gibilix ha detto...

Come dice il mitico Zoro:

"E via verso nuovi orizzonti di ordine, disciplina e car sharing come direbbero al loft (qualcosa per non prendere taxi tocca inventarsela)."

Io comunque da mo' che boicotto i taxi romani.