Io sono stata da sempre una lettrice indefessa. Da qualche anno però le cose non sono più le stesse. Se fino a 32 anni i libri iniziati e non finiti si potevano contare su una sola mano e se fino ad allora avrò passato in tutto 4 mesi (sommando i giorni) della mia esistenza senza leggere un libro (escludendo ovviamente i primissimi anni dell'infanzia, quando ancora non sapevo leggere), ultimamente le letture interessanti sembrano essere svanite nel nulla e raramente provo il piacere di avere un libro come compagno delle mie giornate/serate. Certo ... ho meno tempo e sono molto più stanca, ma non credo si tratti solo di questo. Devo avere una sorta di malattia dell'anima che mi ha reso molto difficile godere di uno dei più grossi piaceri della vita.
Comunque ancora qualcosa qua e la riesce a scalfire questa nuova corazza e ad entrare nella mia testa e nelle mie viscere.
Con un po' di vergogna devo confessare che tra le letture recenti che più ho amato c'è Harry Potter!
Ammetto che la Rowling non è da annoverare tra i 10 scrittori da salvare (ma tra i 100 forse sì) e che la storia è più adatta ad un pubblico under 18 che over 30. Ammetto anche che è stata una lettura completamente d'evasione più che di qualsiasi altra cosa. Tuttavia le avventure di Harry, Hermione e Ron mi hanno conquistata a tal punto da farmi leggere ben due titoli in lingua inglese (costituendo così il 50% del totale dei libri letti in questa lingua, gli altri due sono Alice in the wonderland, che conoscevo già a memoria in italiano, e Macbeth, che leggevamo in classe al liceo). Poi però, quando sono usciti, li ho anche riletti in italiano!!!
Ecco quindi le dieci cose che più ho amato dei 7 libri di Harry Potter:
1) E' una fiaba antinazista (e ringrazio Vera per avermelo fatto notare)
2) E' avvincente e appassionante
3) Quando finalmente chiudevo il libro, dormivo benissimo e facevo sogni meravigliosi
4) Il patronus di alcuni personaggi particolarmente sofferenti (per amore) si modifica nel patronus della persona desiderata
5) I cattivi della storia hanno sempre un lato di bontà, i buoni della storia hanno sempre delle pecche di cattiveria (sì, anche Albus Silente), insomma tutti sono semplicemente umani
6) Harry ha il mantello dell'invisibilità e la mappa del malandrino
7) L'intelligenza è protagonista più della magia
8) Il rimedio più efficace contro lo sconforto dei dissennatori è la cioccolata
9) Quando si vede la morte non si è più gli stessi e i Thestral (che sono orrendi, ma non cattivi) diventano irrimediabilmente visibili
10) Harry e Voldemort (il buono e il cattivo) sono simili e si distinguono solo per le scelte che fanno (e anche qui c'è un misto di libero arbitrio e di univocità di scelta). Si diventa buoni, bravi e coraggiosi solo per rispondere alla aspettative e stare in pace con se stessi e (rovescio della medaglia) chiunque può commettere degli atti di efferata malvagità, ma lo fa a cuor leggero solo chi sottovaluta la perdità di umanità deriverà che da questi atti.
Detto questo ... Oblivion ... se siete dei babbani miscredenti, vi dimenticherete di aver letto questo post!!!
mercoledì 9 aprile 2008
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